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Disturbo di personalità ossessivo compulsivo

Il disturbo di personalità ossessivo-compulsivo (DPOC), noto anche come disturbo ossessivo-compulsivo della personalità (DOCP), è un disturbo di personalità caratterizzato da un eccessivo rigore e perfezionismo, oltre che da un’eccessiva preoccupazione per l’ordine e il controllo.

Le persone affette da DPOC hanno un forte bisogno di controllo e ordine, e spesso si preoccupano per la perfezione e l’efficienza in ogni aspetto della loro vita. Ciò può portare a comportamenti ossessivi e compulsivi, come il controllo ripetuto di oggetti e situazioni, il rituale di pulizia, la verifica ripetuta dei propri compiti e la raccolta compulsiva di oggetti.

Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo di personalità?

Il disturbo ossessivo-compulsivo della personalità (DOCP) è un disturbo di personalità caratterizzato da un eccessivo bisogno di controllo e perfezionismo, insieme a una preoccupazione eccessiva per l’ordine e la pulizia.

Le persone affette da DOCP tendono ad essere eccessivamente rigide e inflessibili, spesso insistendo sul proprio modo di fare le cose, anche quando questo può causare conflitti o problemi relazionali. Hanno anche una forte tendenza a prendere decisioni basate su regole, procedure e principi, piuttosto che basarsi sul buon senso o sull’empatia.

Questo disturbo può portare a comportamenti ossessivi e compulsivi, come il controllo ripetuto degli oggetti e delle situazioni, il rituale di pulizia, la verifica ripetuta dei propri compiti e la raccolta compulsiva di oggetti.

Il DOCP può influire negativamente sulla qualità della vita della persona, causando ansia, depressione e problemi relazionali. Il trattamento per il DOCP generalmente prevede una combinazione di psicoterapia e farmaci.

Che differenza c’è tra il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e il Disturbo ossessivo compulsivo di personalità?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) sono due disturbi differenti, sebbene abbiano in comune l’esperienza di pensieri e comportamenti ossessivi e compulsivi.

Il DOC è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni (pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e intrusivi) e compulsioni (comportamenti o atti mentali ripetitivi che si svolgono in risposta alle ossessioni), che causano significativo disagio e interferiscono con la normale vita quotidiana. Ad esempio, una persona con DOC potrebbe avere ossessioni relative alla contaminazione e compulsioni di lavaggio, o ossessioni relative all’ordine e alla simmetria e compulsioni di ordinamento e controllo.

Il DOCP, invece, è un disturbo di personalità caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per l’ordine, il controllo e la perfezione. Le persone con DOCP sono solitamente eccessivamente rigide e inflessibili, e hanno difficoltà a delegare compiti ad altri perché temono che non siano in grado di farli nella maniera corretta. Queste caratteristiche di personalità possono portare a comportamenti ossessivi e compulsivi simili a quelli presenti nel DOC, ma la loro origine è differente.

In sintesi, il DOC è un disturbo d’ansia caratterizzato da ossessioni e compulsioni, mentre il DOCP è un disturbo di personalità caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per l’ordine e il controllo, che può portare a comportamenti ossessivi e compulsivi.

Quali sono i criteri per diagnosticare il DOCP?

Per diagnosticare il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP), è necessario soddisfare i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, 5ª edizione (DSM-5). I criteri per la diagnosi del DOCP sono i seguenti:

  1. Presenza di un modello generalizzato di preoccupazione per l’ordine, la perfezione e il controllo, che inizia all’inizio dell’età adulta e si manifesta in vari contesti.
  2. Tale preoccupazione causa un significativo disagio o un deterioramento del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita della persona.
  3. La persona con DOCP è eccessivamente rigida e inflessibile su questioni di moralità, etica o valore.
  4. Mostra eccessiva attenzione ai dettagli, alle regole, alle liste, all’organizzazione o ai programmi, al punto da perdere di vista l’obiettivo principale dell’attività.
  5. E’ eccessivamente scrupolosa, precisa e pedante nella loro attività quotidiana, che interferisce con la capacità di completare i compiti in modo efficiente.
  6. La persona con DOCP è riluttante a delegare compiti ad altri, a meno che questi non si siano sottomessi totalmente alle loro aspettative.
  7. La persona con DOCP adotta un atteggiamento eccessivamente “moralistico” nei confronti di sé stessa e degli altri, che può essere fonte di tensione e conflitti sociali.

È importante notare che questi criteri sono solo una guida per la diagnosi e che solo un professionista sanitario qualificato può stabilire una diagnosi accurata di DOCP dopo una valutazione clinica completa.

Quanto è diffuso nella popolazione generale il DOCP?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) è uno dei disturbi di personalità più comuni. Secondo il DSM-5, la prevalenza del DOCP nella popolazione generale è stimata tra il 2% e il 7,9%. Questa stima è così variabile per la difficoltà di diagnosi del DOCP, in quanto molte persone con questo disturbo non cercano aiuto professionale. Inoltre, la diagnosi del DOCP può essere complessa a causa della somiglianza dei sintomi con quelli del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e del Disturbo da Personalità Evitante

Il DOCP è più comune tra i maschi rispetto alle femmine, con un rapporto stimato di circa 2:1. Inoltre, si verifica più spesso in persone che hanno subito traumi o abusi durante l’infanzia.

Anche se il DOCP è un disturbo relativamente raro, può causare significativo disagio e interferire con la capacità di una persona di funzionare normalmente nella vita quotidiana. Per questo motivo, è importante cercare aiuto professionale se si sospetta di avere questo disturbo o se si conosce qualcuno che ne soffre.

Cosa ha in comune questo disturbo con il disturbo di personalità evitante?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) e il Disturbo di Personalità Evitante (DPE) hanno alcune caratteristiche in comune, ma sono anche distinguibili per alcune differenze chiave.

In entrambi i disturbi di personalità, le persone tendono ad essere ansiose e preoccupate per l’opinione degli altri. Tuttavia, nel DOCP, la persona è ansiosa per la propria capacità di controllare l’ambiente circostante e di fare le cose “per bene”, mentre nel DPE la persona è ansiosa per la propria accettazione sociale e per l’evitamento di esperienze potenzialmente imbarazzanti o umilianti.

Inoltre, le persone con DOCP sono solitamente rigide, ordinate e precise, mentre le persone con DPE tendono ad essere timide, sensibili alla critica e a evitare il conflitto.

Infine, il DOCP è spesso associato a una maggiore rigidità e pedanteria, mentre il DPE è spesso associato a una maggiore dipendenza dagli altri e una maggiore evitamento di situazioni sociali.

In sintesi, sebbene ci siano alcune somiglianze tra il DOCP e il DPE, le due condizioni sono distinte per i loro sintomi principali e le conseguenze sul comportamento. Una valutazione accurata da parte di un professionista sanitario qualificato è necessaria per determinare correttamente quale disturbo di personalità una persona possa avere.

Ci sono altri disturbi con i quali il DOCP condivide alcune caratteristiche?

Sì, ci sono altri disturbi di personalità che condividono alcune caratteristiche con il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP).

In particolare, il DOCP condivide alcune caratteristiche con il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), come l’ansia e le ossessioni. Tuttavia, nel DOC, le ossessioni e le compulsioni sono più circoscritte e specifiche, mentre nel DOCP le preoccupazioni riguardano spesso l’ordine, il controllo e la perfezione.

Il DOCP condivide anche alcune caratteristiche con il Disturbo da Personalità Narcisistica (DPN), come l’eccessiva preoccupazione per il successo e la prestazione, l’eccessiva attenzione all’apparenza, l’importanza dell’immagine di sé e il senso di superiorità rispetto agli altri. Tuttavia, a differenza del DPN, il DOCP non cerca l’attenzione degli altri e non cerca di attirare l’attenzione su di sé.

Infine, il DOCP condivide alcune caratteristiche con il Disturbo da Personalità Schizoide (DPS), come l’isolamento sociale e l’indifferenza emotiva. Tuttavia, nel DOCP, l’isolamento sociale può essere il risultato di preoccupazioni eccessive per il controllo e l’ordine, mentre nel DPS l’isolamento sociale è il risultato di un’incapacità di provare empatia e di un disinteresse per le relazioni sociali.

In sintesi, ci sono alcune sovrapposizioni tra il DOCP e altri disturbi di personalità, ma il DOCP è distinto da questi disturbi per le sue caratteristiche principali e le conseguenze sul comportamento.

E’ possibile porre diagnosi per più di un disturbo?

Sì, è possibile porre diagnosi per più di un disturbo di personalità, in quanto molte persone possono avere sintomi che soddisfano i criteri diagnostici per più di un disturbo di personalità contemporaneamente.

Ad esempio, una persona potrebbe avere tratti del Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) e del Disturbo da Personalità Narcisistica (DPN), o tratti del DOCP e del Disturbo di Personalità Borderline (DPB). In questi casi, un professionista sanitario qualificato potrebbe porre diagnosi per entrambi i disturbi di personalità, o per un disturbo di personalità principale con specifiche caratteristiche di altri disturbi di personalità.

Tuttavia, è importante notare che la diagnosi dei disturbi di personalità può essere un processo complesso e richiede una valutazione accurata da parte di un professionista sanitario qualificato. La presenza di più disturbi di personalità può rendere la diagnosi e il trattamento ancora più complessi, ma una valutazione accurata può aiutare a individuare le esigenze specifiche di ogni persona e a sviluppare un piano di trattamento personalizzato.

Perché le persone che soffrono di DOCP non tendono facilmente a chiedere aiuto?

Le persone che soffrono di Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) possono avere difficoltà a chiedere aiuto a causa delle loro caratteristiche principali, come l’eccessiva preoccupazione per il controllo, la perfezione e l’ordine.

In particolare, le persone con DOCP spesso sentono la necessità di avere il controllo su ogni aspetto della loro vita e di evitare situazioni in cui non si sentono al sicuro o al controllo. Questo può rendere difficile per loro ammettere di avere problemi o di avere bisogno di aiuto da parte degli altri.

Inoltre, le persone con DOCP possono avere alti standard per se stessi e per gli altri, e possono temere di essere giudicate o criticate dagli altri se rivelano le loro debolezze o limitazioni. Questo può portare alla paura di essere rifiutati o di sembrare imperfetti, il che può rendere difficile per loro chiedere aiuto o supporto.

Infine, le persone con DOCP possono essere restie ad accettare il fatto di avere un disturbo mentale o di dover ricorrere a terapie psicologiche o psichiatriche, in quanto potrebbe sembrare un’ammissione di fallimento o di debolezza.

Tuttavia, è importante sottolineare che il DOCP è un disturbo che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sul funzionamento quotidiano delle persone che ne soffrono. Pertanto, se una persona sospetta di avere il DOCP o qualsiasi altro disturbo di personalità, è importante chiedere aiuto a un professionista sanitario qualificato per una valutazione e un trattamento adeguato.

Che rapporto hanno le persone che soffrono di DOCP con le emozioni? ci sono alcune emozioni, ad esempio la rabbia, che li mettono particolarmente in difficoltà?

Le persone con Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) possono avere un rapporto difficile con le emozioni e spesso mostrano difficoltà nel riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni.

In particolare, le persone con DOCP possono avere difficoltà ad accettare e gestire emozioni negative come la rabbia, l’ansia, la tristezza o la frustrazione. Potrebbero aver imparato a sopprimere queste emozioni o a esprimerle solo in modo indiretto, come attraverso comportamenti ritualistici o compulsivi.

La rabbia può essere una particolare sfida per le persone con DOCP, in quanto può minacciare il senso di controllo che cercano di mantenere sulla loro vita e sulle loro emozioni. Potrebbero essere preoccupati di perdere il controllo o di ferire gli altri se esprimono la loro rabbia in modo diretto, il che può portarli a reprimere o a nascondere le loro emozioni.

In alcuni casi, le persone con DOCP potrebbero cercare di evitare completamente situazioni che potrebbero scatenare emozioni negative, come conflitti o critiche, il che può limitare la loro capacità di affrontare e risolvere problemi nella vita quotidiana.

In generale, la terapia può essere utile per aiutare le persone con DOCP a riconoscere, esprimere e gestire le loro emozioni in modo più efficace e a imparare a gestire il senso di controllo che cercano di mantenere sulla loro vita.

Quale è il modo migliore per approcciarsi ad una persona che soffre di questo disturbo?

Quando si approccia una persona che soffre di Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP), è importante essere rispettosi e comprensivi delle loro esigenze e dei loro pensieri. Qui di seguito sono riportati alcuni suggerimenti utili per interagire con una persona con DOCP:

  1. Mostrare empatia e comprensione: Cerca di metterti nei panni della persona e di capire il loro punto di vista. Sii aperto e accogliente e cerca di ascoltare senza giudicare o criticare.
  2. Offrire sostegno: La persona potrebbe avere difficoltà a chiedere aiuto o supporto, quindi offritelo spontaneamente. Sii disponibile ad ascoltare e a offrire supporto emotivo, ma rispetta i loro limiti.
  3. Evitare di criticare o giudicare: Evita di criticare o giudicare la persona per i loro comportamenti ritualistici o per il loro controllo eccessivo. Questo potrebbe far sentire la persona inadeguata o in colpa e peggiorare i loro sintomi.
  4. Mantenere un ambiente sicuro e prevedibile: Le persone con DOCP possono sentirsi a proprio agio in ambienti prevedibili e strutturati, quindi cerca di mantenere un ambiente sicuro e organizzato per evitare di innescare ansia o stress.
  5. Essere pazienti: Il trattamento del DOCP può richiedere tempo e pazienza, quindi sii comprensivo e paziente. Non cercare di forzare la persona a cambiare o a fare cose che non si sentono a proprio agio.
  6. Incoraggiare il trattamento professionale: Se la persona non ha ancora cercato aiuto professionale, incoraggiala a farlo. La terapia cognitivo-comportamentale è il trattamento di prima scelta per il DOCP e può essere molto efficace.

In generale, è importante mantenere una comunicazione aperta e rispettosa con la persona e cercare di capire le loro esigenze e i loro pensieri, senza giudicare o criticare. L’aiuto professionale può essere molto efficace nel trattamento del DOCP, quindi incoraggiare la persona a cercare aiuto può essere di grande aiuto per loro.

Che funzione psicologica svolgono le caratteristiche di questo disturbo?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) si manifesta attraverso una serie di comportamenti e pensieri ossessivi e compulsivi che possono avere diverse funzioni psicologiche.

Una delle funzioni principali delle ossessioni e delle compulsioni nel DOCP è quella di ridurre l’ansia e l’incertezza. Le ossessioni sono pensieri persistenti, invadenti e indesiderati che causano ansia e disagio. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi, ritualistici e stereotipati che vengono eseguiti per ridurre l’ansia e l’incertezza causate dalle ossessioni. In questo senso, il DOCP può essere considerato come un meccanismo di difesa attraverso cui la persona cerca di gestire i propri conflitti emotivi e di mantenere un senso di controllo sulla propria vita.

Le caratteristiche del DOCP, come il perfezionismo, l’ordine e il controllo eccessivo, possono anche avere la funzione di proteggere la persona da situazioni stressanti o minacciose. Ad esempio, una persona con DOCP potrebbe cercare di controllare ogni aspetto della propria vita per evitare situazioni impreviste o sgradevoli.

Tuttavia, le caratteristiche del DOCP possono anche interferire con la vita quotidiana della persona e causare difficoltà a livello interpersonale e professionale. In questo senso, il DOCP può essere considerato come un disturbo che causa una significativa disabilità e compromissione della qualità della vita.

Che tipo di relazioni interpersonali tendono ad instaurare le persone che soffrono di questo disturbo?

Le persone che soffrono di Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP) possono avere difficoltà a instaurare e mantenere relazioni interpersonali a causa delle loro caratteristiche di personalità.

In particolare, le persone con DOCP tendono ad essere rigide e inflessibili nelle loro aspettative e possono avere difficoltà ad accettare le differenze e le opinioni degli altri. Inoltre, possono essere eccessivamente critici e giudicanti, sia nei confronti degli altri che di sé stessi, e tendono ad avere standard elevati e irragionevoli per sé e per gli altri. Questo comportamento può causare tensioni e conflitti nelle relazioni interpersonali.

Le persone con DOCP possono anche avere difficoltà a fidarsi degli altri e a stabilire legami di intimità e vicinanza emotiva. Possono evitare situazioni che potrebbero causare ansia o stress e possono avere difficoltà a esprimere le loro emozioni in modo adeguato. Ciò può rendere difficile per le altre persone comprendere le loro esigenze e i loro sentimenti e può compromettere la capacità di instaurare relazioni significative e durature.

In generale, le persone con DOCP tendono a cercare il controllo e l’ordine in ogni aspetto della loro vita, anche nelle relazioni interpersonali, il che può creare difficoltà a mantenere un equilibrio tra la propria necessità di controllo e la necessità di rispettare le esigenze e i desideri degli altri.

Che lettura dà la psicoanalisi di questo disturbo?

La psicoanalisi ha una visione complessa del Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP). Secondo la teoria psicoanalitica, il DOCP potrebbe essere causato da conflitti inconsci e dinamiche relazionali che si sviluppano nell’infanzia e che influenzano lo sviluppo della personalità.

La psicoanalisi sostiene che i sintomi ossessivi-compulsivi del DOCP possono derivare da un conflitto tra il desiderio di soddisfare i propri bisogni e desideri e l’angoscia di ferire o deludere gli altri. In questo senso, le persone con DOCP potrebbero utilizzare le loro ossessioni e le loro ritualizzazioni come un modo per evitare situazioni che potrebbero scatenare questa angoscia.

Secondo la psicoanalisi, le cause del DOCP potrebbero essere trovate in traumi infantili, come abuso o negligenza, o in una relazione conflittuale con i genitori o altre figure importanti nella vita del bambino. In questo senso, il DOCP potrebbe rappresentare una sorta di difesa psicologica che la persona ha sviluppato per proteggersi dagli effetti del trauma o del conflitto.

Inoltre, la psicoanalisi ritiene che il DOCP potrebbe essere il risultato di un conflitto tra il desiderio di indipendenza e autonomia e la paura dell’abbandono o dell’isolamento. Ciò potrebbe spiegare la tendenza delle persone con DOCP a evitare le relazioni intime e ad essere eccessivamente critici e giudicanti verso sé stessi e gli altri.

In generale, la psicoanalisi cerca di esplorare il mondo interno della persona con DOCP, con l’obiettivo di scoprire le dinamiche e le relazioni che hanno portato alla formazione della personalità patologica. In questo modo, la psicoanalisi cerca di aiutare la persona a superare i conflitti inconsci e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé stessa e degli altri.

La psicoanalisi dà importanza, nel trattamento di questo disturbo, all’analisi dei sentimenti legati all’aggressività?

Sì, la psicoanalisi attribuisce un’importanza particolare all’analisi dei sentimenti legati all’aggressività nel trattamento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP). Secondo la teoria psicoanalitica, la rabbia e l’aggressività possono essere repressi e manifestarsi attraverso i sintomi ossessivi-compulsivi del DOCP.

La psicoanalisi sostiene che l’aggressività può essere un aspetto naturale della personalità e che la sua repressione può portare alla formazione di sintomi ossessivi-compulsivi. In questo senso, l’analisi dei sentimenti di aggressività può aiutare la persona con DOCP a comprendere meglio i propri sintomi e a superare i conflitti inconsci che li causano.

L’analisi dei sentimenti di aggressività può avvenire in diversi modi durante la psicoterapia psicoanalitica. Ad esempio, il terapeuta potrebbe incoraggiare la persona con DOCP a esprimere i propri sentimenti di rabbia e frustrazione, anche se inizialmente possono sembrare inappropriati o sgradevoli. Inoltre, il terapeuta potrebbe aiutare la persona a identificare le situazioni che scatenano la rabbia e a trovare modi più costruttivi per esprimerla e gestirla.

In generale, la psicoanalisi cerca di fornire alla persona con DOCP uno spazio sicuro e protetto in cui esplorare i propri sentimenti, compresi quelli legati all’aggressività, al fine di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e degli altri e di sviluppare strategie più adattive per affrontare le difficoltà della vita.

In che senso la psicoanalisi ritiene importante nell’approccio verso il DOCP l’ambivalenza?

La psicoanalisi ritiene che l’ambivalenza sia un aspetto centrale nel trattamento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo della Personalità (DOCP). L’ambivalenza si riferisce alla presenza simultanea di sentimenti contrastanti nei confronti della stessa persona o situazione.

Nel contesto del DOCP, l’ambivalenza può manifestarsi in molti modi diversi. Ad esempio, una persona con DOCP potrebbe provare sentimenti contrastanti di amore e odio verso se stessa o gli altri. Inoltre, la persona potrebbe essere in conflitto tra il desiderio di perfezione e il timore di fallire.

La psicoanalisi ritiene che l’ambivalenza sia un aspetto importante del disturbo perché la persona con DOCP tende a sopprimere i sentimenti negativi e a concentrarsi esclusivamente su quelli positivi. In questo modo, la persona si allontana dalla realtà, creando un’immagine idealizzata di se stessa o degli altri. Questo atteggiamento può portare alla formazione dei sintomi ossessivi-compulsivi, che a loro volta possono diventare un modo per controllare l’ambivalenza.

Nel trattamento del DOCP, la psicoanalisi cerca di aiutare la persona a diventare consapevole dell’ambivalenza e ad accettare i propri sentimenti contrastanti. In questo modo, la persona può sviluppare una visione più realistica di sé stessa e degli altri, e trovare modi più adattivi per gestire i conflitti. La psicoanalisi cerca di fornire alla persona con DOCP uno spazio protetto in cui esplorare i propri sentimenti ambivalenti, al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e degli altri e di superare i conflitti inconsci che causano i sintomi ossessivi-compulsivi.

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