Consulenza psicologica del minore a Roma

Presso il Centro di Psicologia Clinica e Psicoterapia di Roma vengono effettuati servizi di consulenza psicologica del minore, ad opera di professionisti iscritti all’Albo. I colloqui, effettuati presso la sede di Talenti-Montesacro (Roma nord), possono essere propedeutici all’avvio di un percorso terapeutico che permetta al bambino o all’adolescente di superare la propria condizione di disagio.

Cos’è la consulenza psicologica del minore

La consulenza psicologica del minore è un’attività di ascolto che ha l’obiettivo di individuare il disagio psicologico e/o relazionale che il bambino o l’adolescente sta vivendo, per poi poter attuare il supporto che questo necessita.

Il disagio del minore può venire segnalato dagli stessi bambini o dalla sua famiglia ma anche dalla scuola o dal pediatra, tutte figure che possono osservare e segnalare delle difficoltà che il bambino sta presentando e richiedere così l’aiuto di un esperto.

Come si svolge una consulenza con uno psicologo per minori

Il percorso di consulenza psicologica del minore è composto da cinque o sei incontri, che coinvolgono sia la coppia genitoriale che il minore.

Sono previsti uno o due colloqui iniziali con i genitori. Questi incontri sono utili ad entrambe le parti per conoscersi ed entrare in relazione. Inoltre, sono fondamentali all’esperto per capire il problema che spinge la famiglia a chiedere aiuto e ad avere un quadro delineato dello sviluppo del bambino fino ad oggi. In presenza di situazioni particolari, quali separazioni o divorzi con un’elevata conflittualità, che non permettono di poter avere un colloquio con la coppia genitoriale, si può procedere a degli incontri separati.

A seguito di questi colloqui, lo psicoterapeuta, dopo aver ricevuto il consenso informato firmato da entrambi i genitori, può ricevere il minore.

Gli incontri stabiliti saranno tre, che l’esperto svolge da solo con il bambino.

L’età molto piccola del bambino o difficoltà di separazione dalla mamma o dal papà, possono portare lo psicoterapeuta a richiedere la presenza, nella stanza, di uno dei due genitori al primo incontro.

Cosa succede in questi tre incontri?

In questi incontri, l’esperto ed il minore hanno, anche loro, la possibilità di conoscersi e dialogare sul disagio che sta vivendo. Per i bambini più piccoli sarà presente una scatola contenente dei giochi, adatti alla sua età, che permettono al bambino di rilassarsi e di mettere in scena le sue emozioni.

Cosa succede dopo gli incontri?

A seguito di questi incontri di valutazione l’esperto si riunisce di nuovo con la coppia genitoriale per restituire il materiale emerso dall’osservazione sul minore e decidere insieme se necessario intervenire e in che modalità.

Gli interventi che si possono delineare sono diversi:

  • Si può decidere di avviare una psicoterapia rivolta al minore. I genitori saranno comunque coinvolti nel progetto terapeutico attraverso incontri periodici con il terapeuta infantile.
  • Può essere necessario focalizzarsi sugli adulti e quindi si può ritenere che la coppia o il singolo genitore possano attivare le proprie risorse interne per affrontare le difficoltà dei figli grazie ad un percorso di psicoterapia (individuale o di coppia).
  • Ancora, nei casi in cui non si ritiene opportuno un intervento psicoterapeutico per il minore, si possono consigliare degli incontri di supporto alla genitorialità per affrontare il periodo attuale di difficoltà che la famiglia sta affrontando.
  • Infine, può succedere che l’esperto richieda alla famiglia degli ulteriori e necessari approfondimenti, da svolgere con il minore, attivando una valutazione diagnostica specifica alla problematica riportata.

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