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Come fare lo Psicologo senza studiare in 6 punti

How-To per aspiranti psicologi (non psicologi)

  1. Non ti preoccupare, lo psicologo non è una professione, è un modo di essere. In fondo come dice il detto: siamo tutti un pò psicologi. Non hai mai dato una pacca sulla spalla ad un tuo amico? Facile no? Solo che ti pagano, e visto il malessere che ti ritrovi attorno (ma non ti preoccupare, tu no) è il business del secolo.
  2. Chi te lo fa fare a studiare tra università, esami di stato, perfezionamenti, master e ed eventuali specializzazioni circa 20 anni. Considera poi che con i soldi che risparmi ci puoi tranquillamente pagare il mutuo di uno studio tutto tuo: un affare.
  3. Non ti preoccupare per la legge, siamo in Italia. Hai due possibilità:
    a) Puoi spacciarti tranquillamente per psicologo anche se non lo sei, la legge 56/89 lo proibisce, ma con tutto quello che hanno da fare nel governo, ti pare che riescono a perseguitare uno che si spaccia per psicologo? Per andare in galera ormai non ti basta nemmeno più una strage, ma la guardi la TV? Riguardo all’albo non te ne curare, non sei iscritto, e quindi le regole del codice deontologico per te non valgono, che è un vantaggio commerciale. Pensa che non valgono neanche per loro: gli albi sono pieni di gente che insegna tecniche psicologiche a non psicologi. Ma tu non abboccare, non ti servono nemmeno quei quattro concetti abborracciati, a che ti serve leggere tutti quegli autori barbosi del passato? Tu sei già psicologo dentro.
    b) L’altra possibilità, che sinceramente consigliamo, è quella di inventarti un nome con cui fare lo psicologo, ma senza chiamarti così. Ti spiego: sarebbe come se volessi fare il medico e sulla targa fuori dalla porta scrivessi consulente del malessere corporeo, non fai diagnosi ma classificazioni somatiche, e non prescrivi medicine ma alimenti salutari. Puoi affidarti ad una serie infinita di nomi efficaci da mettere sulla targa, tipo Tecnico delle relazioni homo sapiens, Consulente di vita, o altro.
    Al limite per confondere di più usa qualche nome inglese, tipo: Life supporter, Mind Empower, etc. (fa anche più figo). Counselor e Counsellor, con una e due elle, esistono già, te la cavi con couselllor (con tre elle). Evita comunque lesempio del medico, loro un albo ce l’hanno. Considera anche che Mago Zurlì tarocchi e oroscopo fuori dalla porta è l’attività che paga di più.
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  4. Per la pubblicità puoi fare come vuoi, promettere tutto quello che ti pare, anche di guarire la schizofrenia in tripla diagnosi di tossicodipendenza e ritardo mentale in due giorni , non sei mica uno psicologo! E poi chi lo dice che dentro la stanzetta privata del tuo studio usi tecniche psicologiche, sono tecniche nuove e tutte tue (che sei un genio), e se il cliente ti paga lha scelto lui ed è libero di farlo. Se voleva garanzie doveva vivere in un paese civile, mica in Italia. Consigliamo poi vivamente di gonfiare il curriculum. E semplice, scrivi ad esempio: docente di tecniche di gruppo, senza dire né dove, né come, (ma soprattutto perché), scrivi collaboratore di  Centro o Associazione tal dei tali, (sei passato di lì per chiedere un informazione e ti hanno fatto entrare, non è una giornata di lavoro?). Al limite scrivi Formatore di formatori, insomma qualsiasi cosa che vuol dir tutto o niente.
    E poi la TV, ricordati che lì si parla di psicologia in continuazione e grazie alla pubblicità è pure gratis! Altro che congressi scientifici da 2000 euro a persona! Se poi in TV non ti chiamano perché non conosci nemmeno la zia di un presentatore, cè sempre internet. Ti basta scrivere nei Social e snocciolare due giudizi definitivi sulla psiche dellultimo serial killer e tutti si accorgono che “tu sì che sei uno psicologo!. Poi magari, tu e il killer fondate unassociazione per lintegrazione dei diversamente abili, visto che lui è diversamente normale e tu sei diversamente psicologo. Se proprio neanche internet funziona, cercate tra i vostri simili: che ne so frequentate quelli delle scie chimiche che andate daccordo e cè tanto bisogno. Sconsigliamo quelle sette che alla fine si uccidono tutti, per ovvi motivi. Quelli un’etica ce l’hanno, distorta ma ce l’hanno!
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  5. Sul piano fiscale, tra onlus e associazioni varie, ricorda che un buon commercialista è meglio di un buon analista. E costa anche meno.
  6. Non ti preoccupare degli psicologi concorrenti se ti dicono che a lavorare con la patologia senza essere formati ti ammali, non è vero, sono loro che sono già malati: pagano decine di migliaia di euro a scuole di specializzazioni di tutti i tipi, con tutti i nomi possibili, che poi insegnano counseling a te. Che beffa! E alla fine esercitano come volontari nelle istituzioni pubbliche (senza essere pagati, per carità), spesso al servizio di assistenti sociali con master in mediazione familiare, che masochisti! Gente strana, forse un po malata, magari hanno solo bisogno di te, lasciagli il tuo biglietto da visita.

Hai ancora qualche scrupolo morale o etico? Ricorda che quelli non pagano mai …

ANPNP. Associazione Nazionale Psicologi Non Psicologi, Christian Giaccaglia

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